La Società filosofica italiana a Pensare il Cibo

Leslie Cameron

Nel nostro Paese c’è un’associazione di filosofi che promuove la filosofia nelle scuole superiori. La Società filosofica italiana è un sodalizio blasonato che risale al 1906, cioè ai tempi di filosofi come Benedetto Croce e Federico Enriques che si accapigliavano sul valore della filosofia sulla scienza.

Oggi, la Società filosofica italiana (http://www.sfi.it/) associa professori universitari e di scuola superiore o anche semplici laureati in filosofia, ed edita un bollettino che dà il polso dello stato di salute di questa disciplina. Il suo scopo è quello di diffondere la conoscenza della filosofia e di organizzare le Olimpiadi della filosofia tra le scuole italiane.

Anche attraverso l’azione della Sfi, in questi anni di crisi (delle idee, dei valori, delle identità etc.) la filosofia si rivela il sostegno a cui attaccarsi per avere strumenti che aiutino a indagare il senso delle cose e della vita.

«L’attualità della filosofia è evidente – osserva Leslie Cameron Curry, referente per il Piemonte della Società – Per dirla con Aristotele, la filosofia si occupa del necessario e non dell’utile. Ed è proprio per questa mancanza di una utilità contingente, per questa presa di distanza rispetto ai bisogni e alle passioni immediate, che la filosofia ci permette di aprire il campo, di vedere cose che, altrimenti, sfuggirebbero. Osservare la vita da una prospettiva “alta” ci aiuta nell’esame attivo e critico di ciò che ci succede intorno, aumenta la nostra capacità di riflessione, contribuisce a sciogliere quella rigidità che non ci permette di vedere oltre. La filosofia è la lente con cui cercare di mettere a fuoco il mondo e noi stessi».

Leslie Cameron è professore di filosofia al I liceo artistico di Torino, sarà il moderatore della prima serata di Pensare il cibo 2015, giovedì 15 ottobre, dedicata al cibo come giustizia sociale.

«Il cibo è da sempre al centro degli interessi della filosofia. E proprio la filosofia può aiutarci a sciogliere e comprendere i tratti politici e sociali che sono legati all’atto dell’alimentarci. Il cibo è uno dei temi su cui pesano maggiormente i contrasti che viviamo nella nostra contemporaneità. Se parliamo di cibo attraverso la filosofia allora possiamo ragionare su aspetti di cui in Tv e sul web non si parla mai: forse, così ci interessiamo gli avanzi della grande abbuffata comunicativa sul cibo, ma, come sa bene chi ha davvero voglia di cogliere i sapori veri di una grande portata, spesso è proprio nelle porzioni che si mostravano meno invitanti che stanno la parti più appetitose».

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