Perché accostare filosofia e alimentazione

Alimentarsi non significa solamente ricordarsi della carne che riveste lo spirito, ma significa ripetere l’origine del pensiero filosofico e del linguaggio: afferrare le cose e trangugiarle, interiorizzarle, trasformarle in attività e in intelligenza.
Significa appropriarsi del mondo, consumarne le risorse, e trasformarlo nel discorso che ne facciamo con le nostre iniziative.
È lo stesso gesto compiuto dalla parola: toglie dalla presenza la cosa, se la mangia, e si riferisce a essa anche quando è assente.
Alcune parole-guida orienteranno il pubblico attraverso questo sconfinato territorio del rapporto metabolico degli esseri umani con il proprio ambiente: Assimilazione, Trasformazione, Dipendenza, Negazione, Festa. Sono parole che qui verranno meditate dalla filosofia, con i contributi dell’antropologia, della psicoanalisi, della teologia.
Attraverso questo approccio, il nostro pubblico avrà la possibilità di interrogarsi sul proprio rapporto con il cibo attraverso l’utilizzo di strumenti nuovi, che possono contribuire a formare una consapevolezza individuale più profonda.

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