Il vermouth di Anselmo per la filosofia del cibo

Anselmo  (8)

Il vermouth di Anselmo, dopo il successo al Salone del Gusto, sarà offerto all’aperitivo musicale di questa sera per Pensare il Cibo.

la storia di Anselmo è quella di una riscoperta.

L’aperitivo più classico della Torino d’antan, torna nella sua culla con la ricetta originaria di Anselmo, una delle storiche case che fecero grande il vino aromatizzato. Giustino Ballato, Davide Pinto, Luca Pineider, Carlo Miani, hanno aperto una vermouth house in via Belfiore 14, nel cuore di San Salvario.

«Il vero vermouth deve avere una gradazione alcolica di 17 gradi – spiega Giustino – Deve avere una base di vino (moscato) e soprattutto una mescolanza di erbe in infusione, tra cui, sempre l’assenzio, l’artemisia che cresce anche sulle montagne della valle di Susa. Le altre, sono erbe della nostra flora oppure esotiche, proprio come il vermouth settecentesco inventato da Carpano. Il colore è dato dal caramello.

Ma si riuscirà davvero fare tornare il vermouth nel cuore dei torinesi e degli italiani?

«All’estero non hanno mai smesso di berlo. Torino è stata famosa anche per il suo vermouth e poi l’abbiamo perso di vista. La scommessa è farlo accettare soprattutto dai giovani».

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