Sarà Enrico Guglielminetti, professore di filosofia teoretica dell’Università di Torino, ad aprire le serate di Pensare il Cibo, in coppia con Simone Pollo dell’Università la Sapienza di Roma.
Giovedì 6 novembre, alle 18, al Borgo Medievale del Valentino, Guglielminetti discuterà con Pollo di etica e diritti animali con un occhio particolare agli aspetti alimentari.
Il titolo dell’incontro è “Mangiare il vivente”, ed è dedicato, appunto, al dibattito filosofico sull’antispecismo e sulla questione animale.
La scelta tra essere onnivori o vegetariani, infatti, dipende da scelte salutistiche ma soprattutto da scelte etiche (o da tutte e due): l’aspetto filosofico è quindi molto importante e si collega alla visione del rapporto tra esseri viventi.
Per secoli l’Uomo non si è mai posto il problema se mangiare o meno un vivente. Ha sempre allevato animali per farsi una scorta di proteine e grassi che con la caccia è sempre difficile procurare.
Ma ora, alle necessità e tradizioni alimentari subentrano orientamenti dettati dalla sensibilità cioè da scelte morali.
Per questo, è sempre più urgente mettere in campo la filosofia.
Le domande a cui si tenterà di fornire risposte sono appunto: se Uomo e animali possano avere riconosciuto lo stesso diritto alla vita; se sia giusto allevarli per ottenere prodotti alimentari di origine animale (latte, uova etc.); se sia corretto, quindi, che la specie umana “usi” le specie animali.
Guglielminetti è membro del comitato scientifico del Centro studi filosofico-religiosi “Luigi Pareyson”. È membro del comitato scientifico della Scuola di alta formazione filosofica. È fondatore e direttore responsabile di “Spaziofilosofico”;
Tra le sue pubblicazioni: “La commozione del Bene. Una teoria dell’aggiungere”, 2011; “Due” di Filosofia 2007 e innumerevoli articoli su riviste filosofiche.