«Il cibo è un pensiero che esclude tutti gli altri? Dobbiamo ritrovare il nostro peso nel mondo»

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Partner “tematico” di questa terza edizione di Pensare il Cibo è il Centro Psicoterapeutico Te.C.O. di Torino, associazione senza fini di lucro che aiuterà il pubblico a riflettere sulle cause dei disturbi alimentari.

Te. C.O nasce per offrire a chi soffre di un disagio psicologico, personale, relazionale o sociale un ascolto competente e la possibilità di accedere a percorsi differenziati. Questo perché avere a disposizione una rete di collaborazioni con psichiatri, nutrizionisti e medici specialisti permette di fornire un intervento integrato e polifunzionale.

Presso il Centro Te.C.O. è inoltre attivo un ambito di ricerca e di diffusione che promuove iniziative di formazione, prevenzione, consulenza e divulgazione per mantenere vivi l’interesse e la cultura sulle diverse forme di disagio che segnano la società attuale.

I disturbi alimentari sono affrontati cercando di fare crescere l’autostima nel paziente.

«Quando il cibo – spiegano a Te.C.O. – oltre che oggetto di abuso o di rifiuto, diventa un pensiero che non si lascia dimenticare, mentre ci si dimentica di sé e degli altri, è importante accompagnare ciascuno a ritrovare il proprio peso nel mondo, affinché possa riconquistare un’autostima soffocata dall’orizzonte limitato dello specchio».

Ma i disturbi alimentari hanno spesso gravi conseguenze che investono il corpo. «Per questo motivo è importante avvalersi del contributo di medici nutrizionisti, dietologi e dietisti con i quali è possibile avviare un percorso di consulenza o di cura».

www.centroteco.it

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